Argomentare e discutere da uomo

Pubblicato il 04.08.2024 da Emanuele

Quante volte ci troviamo in discussioni che finiscono in un nulla di fatto, con toni accesi e ragionamenti poco chiari? Pensiamo a un classico scenario: durante una riunione di lavoro o tra compagni di studio (o con tua moglie!), quante volte ci si chiude nei propri ragionamenti senza capire realmente le argomentazioni dell’altro o (ancora peggio) si basano le proprie idee su pochi fatti astratti, senza nè una base statistica, nè uno sguardo più generale sul problema? Questo tipo di comunicazione è infantile, impedisce di costruire un dialogo maturo ed indica una scarsa autostima.

Basandoci su alcuni spunti presi da yourlogicalfallacyis.com, vi propongo alcuni degli errori di ragionamento più comuni, cercando di capire come evitarli per migliorare la qualità delle nostre conversazioni. Ricordiamoci che il dialogo è un’opportunità per scoprire la verità su noi stessi e comprendere meglio il perché delle nostre convinzioni!

Correlazione non significa causa-effetto

Capita spesso di confondere la correlazione (due eventi che si verificano contemporaneamente o uno dopo l’altro) con un rapporto causa-effetto (quando un evento è la diretta conseguenza di un altro). La correlazione può essere un dato interessante che ci spinge a indagare ulteriormente, ma non è sufficiente per stabilire un nesso causale!

Attacco ad personam

Attaccare una persona per ciò che ha fatto o per le sue caratteristiche personali non invalida la sua argomentazione. Spesso usiamo queste strategie per evitare di affrontare il nocciolo del discorso. Impariamo a separare l’argomento dalla persona che lo pronuncia!

Bianco o nero

La maggior parte delle discussioni è più complessa di una semplice dicotomia bianco o nero. Tuttavia, è facile cadere nella semplificazione binaria per distorcere le tesi dell’interlocutore e polarizzarle a nostro vantaggio. Questa polarizzazione spesso comporta un’estremizzazione della tesi opposta, rendendola più facile da attaccare.

Esperienze e aneddoti specifici

Spesso tendiamo a generalizzare un’esperienza singolare e a perdere di vista il quadro generale. Il fatto che nostro zio sia vissuto fino a 100 anni fumando un pacchetto al giorno non rende il fumo innocuo. Assolutizzare un’esperienza personale può essere fuorviante.

La via di mezzo

Il detto latino “in medio stat virtus” non significa “in medio stat Veritas”. Una posizione intermedia tra due estremi non è necessariamente corretta solo perché è intermedia. Potrebbe esserlo, ma non per forza. La via di mezzo tra una verità e una bugia resta una bugia! Non usiamo questo criterio per avvalorare le nostre tesi.

Semplice = vero

A volte è facile liquidare argomentazioni complesse come troppo elaborate, ma non è corretto demolire una tesi solo perché è difficile da capire (né il contrario). Anche se una teoria contraddice qualcosa che sembra ovvio a un primo sguardo, non significa che sia falsa (come il fatto che la terra non sia piatta o che il sole non giri attorno alla terra). È bene partire dalla tesi più semplice, ma non per questo dobbiamo fermarci lì!

Suggerimenti pratici

Sono pochi punti da tenere bene in testa, ma è importante metterli in pratica. Ricorda, non è importante aver ragione ma è importante raggiungere la verità. Tutto il resto sono chiacchiere, vana gloria, orgoglio, infantilismo. Fossi in te, starei lontano da tutto questo, meglio aver torto!

Per migliorare le nostre capacità di argomentazione, possiamo:

  1. Ascoltare attivamente: Prestare attenzione all’interlocutore senza interrompere, cercando di capire veramente il suo punto di vista.
  2. Riflettere prima di rispondere: Prendersi un momento per pensare alla risposta può evitare reazioni emotive e migliorare la qualità dell’argomentazione.
  3. Studiare gli errori di ragionamento: Familiarizzare con i più comuni per riconoscerli e evitarli.
  4. Esercitarsi nella discussione: Non fuggire dal dialogo, ti può aiutare a mettere in pratica questi principi.

Questi sono solo alcuni spunti per guardare le travi nei nostri occhi quando ci addentriamo in discussioni e dialoghi, ma sono utili anche quando ci troviamo davanti a un dibattito televisivo, un articolo di giornale, o una pagina di un blog… Perchè aprire la mente non significa far entrare qualsiasi cazzata, ma utilizzare il filtro del nostro pensiero critico! Imparare l’arte del dialogo e del ragionamento porta ad una comprensione più profonda di noi stessi e degli altri. È una disciplina fondamentale per vivere una vita alla luce della Verità.

Buon lavoro ragazzi!

Emanuele